Il periodo della pubertà

Se il cambiamento dei denti segna la conclusione dell’attività di determinate forze plastiche sull’organismo infantile, si può definire il periodo della pubertà come il compimento nell’essere umano dell’azione di determinate forze musicali: nel ragazzo questo compimento si estrinseca anche con il cambiamento della voce. Il modo, più che il contenuto, delle parole pronunciate dall’insegnante riveste un’importanza maggiore di quanto si creda: perciò è fondamentale che l’educazione durante il secondo settennio sia intessuta di un sano elemento linguistico-musicale-lirico. Gli insegnanti maestri non trascurano, neppure per sè stessi, di curare la parola pronunciata con arte, perché nel periodo della pubertà nei ragazzi si risveglia un senso d’amore esteso al mondo intero e all’umanità, di cui l’attrazione verso l’altro sesso non è che piccola parte. Il senso sociale, la tendenza a stringere amicizie individuali o a formare gruppi per affinità si accentua; sorge l’attitudine al pensiero logico, al giudizio indipendente, che a livello conoscitivo trova ragione e fondamento in tutto ciò che finora il bambino ha potuto accogliere seguendo il suo maestro con devozione, senza un prematuro senso critico.

Ricerca di un equilibrio tra polarità in contrapposizione e punti di vista sempre più personali

Nei ragazzi di questa particolare fascia di età vivono due atteggiamenti apparentemente opposti, che spesso causano loro inquietudine: l’intenso desiderio di conoscere il mondo si mescola a una nascente capacità di riflessione e di introspezione. Le capacità individuali sono maggiormente definite, la vita interiore assume grande importanza e sentimenti contrastanti di solitudine e voglia di allargare i propri orizzonti, impeti di energia o letargica pesantezza, vengono vissuti con sensibilità acuita e coinvolgimento emotivo. 

In genere ragazzi e ragazze hanno modi diversi per affrontare questi stati d’animo, ma tutti hanno ugualmente bisogno di essere sollecitati a condurre una ricerca sempre più personale, sia sul piano esteriore nella relazione col mondo, sia sul piano interiore in una prima indagine introspettiva. L’insegnante fornisce agli alunni nuovi punti di vista, soprattutto indirizzando la loro attenzione verso la realtà circostante. Essi vengono incoraggiati a prendere iniziative e ad apprezzare i concetti astratti e logici. Inoltre vengono spronati a mettere in discussione comportamenti e princìpi che precedentemente avevano accettato come autorità. Va mostrato loro come presentare i propri punti di vista e come accettare che altri abbiano un punto di vista diverso. Il loro bisogno di scoprire una integrazione armonica, regolata da leggi oggettive, tra l’essere umano e l’ambiente naturale, tra l’interiorità e l’esteriorità, trova nel momento storico del Rinascimento validi e famosi esempi.

In settima classe il ragazzo attraversa una condizione interiore che gli permette di compiere un deciso passo avanti nell’attività intellettuale e nell’osservazione obiettiva. Una certa maturazione della consapevolezza di sé porta alla possibilità di suscitare nell’allievo una nuova responsabilità nei confronti delle proprie azioni, che può osservare con un certo distacco e giudicare con una certa sincerità.

I suoi sbalzi d’umore caratterizzano la parziale liberazione che avviene nella sfera dei sentimenti, che ancora gli alunni non sono in grado di gestire interamente, ma dei quali fanno largo uso nelle relazioni sociali. In queste relazioni la coesione del gruppo riveste un’importanza notevole, sia nei rapporti tra i coetanei, sia verso l’autorità scolastica.

Il linguaggio dell’allievo è più ricco e competente; il suo ragionamento diventa capace di comprendere più facilmente i nessi logici e causali: si è compiuta la maturazione dell’equilibrio fisiologico, sia sulla base dell’individualizzazione della postura e delle articolazioni, sia del completo sviluppo dei canali semicircolari, sui quali si fonda il senso dell’equilibrio. Quest’ultimo -conferendo all’essere umano la postura eretta e rappresentando quindi l’individualità che si pone sulla Terra- permette a ciascun ragazzo di iniziare ad esercitare il proprio “punto di vista” su tutte le esperienze che vive. Oltre a essere un’affermazione di sé, è anche il punto di partenza per l’esistenza di una relazione autentica tra gli individui: se ne intravedono i prodromi nelle relazioni tra compagni e nel contrasto di ruolo tra l’allievo e l’insegnante.

Le manifestazioni di sentimento, ma anche le argomentazioni logiche e le azioni quotidiane, sono spesso caratterizzate da un certo grado di estremismo, con oscillazioni da un polo a quello opposto. 

La qualità morale più importante consiste nella ricerca dell’equilibrio, del punto centrale tra le opposte polarità: ciò si rende possibile grazie al fatto che il ragazzo ha già raggiunto questo obiettivo dal punto fisiologico.

La ricerca viene attuata quasi in ogni materia, dalla Matematica e Geometria (proporzioni, aree equivalenti) alla Geografia (studio dell’Africa in relazione all’Europa), dalla Chimica (nel rapporto tra levità e gravità che si evidenzia con la combustione e nella relazione tra acidi e basi, che giungono a neutralizzarsi), alla Storia (con gli impulsi alla libertà contrapposti alle monarchie assolute) e alla Fisica (leve e fulcro, elettrostatica e neutralizzazione della carica, equilibrio tra le polarità del magnetismo e leggi della riflessione nell’ottica). 

Con lo studio dell’astronomia si educa il pensiero dei ragazzi divenire uno strumento così potente da permettere di abbracciare l’armonia dell’universo e si risveglia in loro un umile sentimento di ammirazione e venerazione nei confronti del Creato.

La stretta interdipendenza tra le diverse materie coinvolge le forze animiche dei ragazzi in modo completo, contribuendo anch’essa all’azione equilibratrice necessaria per questo periodo evolutivo.

Italiano

Nello studio della letteratura sono compresi i testi del periodo che va da San Francesco a Goldoni: i ragazzi riconoscono in sé stessi i moti dell’anima espressi nelle passioni descritte nei grandi poemi, nelle poesie dello Stilnovo, in tutti i caratteri umani illustrati nelle opere di Goldoni, e sviluppano entusiasmo e un senso di identificazione. Questa esperienza viene supportata anche dallo studio delle principali forme di composizione letteraria, quali il poema, il sonetto, e così via.

Viene favorita l’acquisizione e la comprensione formale del linguaggio, per sviluppare la capacità di esprimere con chiarezza pensieri e sentimenti mediante composizioni adeguati alle esigenze del contenuto. Si propongono ai ragazzi svariati esercizi volti a stimolare la formazione di un senso per le diverse funzionalità del linguaggio: dalla composizione di poesie alla narrazione; dalla descrizione obiettiva di avvenimenti (viaggi, fatti storici, fenomeni atmosferici, ecc.), alla stesura di relazioni di esperimenti di Fisica o Chimica, ponendo grande attenzione all’utilizzo di terminologie appropriate.

Si fa in modo che i ragazzi imparino a prendere appunti in modo sintetico ed efficiente.

In Grammatica si consolida l’analisi logica, esercitando un attento pensiero sullo studio dei complementi più specifici. 

Storia

Dopo aver ricapitolato la civiltà Medievale si prende in esame il passaggio dai Comuni alle Signorie e si giunge fino al Rinascimento, che viene approfondito sotto il profilo storico, religioso, artistico, scientifico e letterario.

I ragazzi, irresistibilmente attratti dal mondo e desiderosi di farne la scoperta, accolgono con ammirazione le storie dei grandi navigatori, degli esploratori, degli avventurieri e delle loro imprese. Dopo aver parlato delle Monarchie Nazionali e dei principali conflitti che le interessarono, si presentano le scoperte geografiche, descrivendo la formazione degli imperi coloniali a cui diedero origine.

Attraverso il resoconto della dominazione spagnola in Italia, l’impero di Carlo V e i principali fatti storici di quel periodo, si arriva a parlare del Settecento europeo, della condizione dell’Italia a quell’epoca, dell’Illuminismo, della prima Rivoluzione Industriale e della Rivoluzione Americana. Il lavoro dell’anno si conclude con la trattazione della Rivoluzione Francese. Talvolta è possibile arrivare fino all’Età napoleonica.

Durante l’intero percorso si pone il massimo scrupolo nella descrizione della situazione in Europa e nel resto del mondo dall’inizio del XV secolo all’inizio del XVII, corrispondente al periodo delle invenzioni, delle scoperte e dello sviluppo scientifico. Ai ragazzi viene fatta sentire profondamente l’importanza di quest’epoca, da cui è sorta l’umanità moderna. Si pone inoltre molta cura nella descrizione di grandi quadri storici che mettano in relazione le civiltà e i contesti sociali, culturali e politici caratteristici delle epoche studiate, sia in riferimento tra loro, sia rispetto alla presente. Nei ragazzi, la nascita della capacità di comprendere nessi storici e rapporti di causalità rende avvincente e fruttuoso l’esercizio di grandi retrospettive che abbraccino in un solo sguardo l’insieme delle loro conoscenze storiche.

Anche riguardo alla Storia viene promossa la pratica delle arti figurative come strumento per approfondire i temi trattati.

Matematica

La caratteristica ricerca di equilibrio tra polarità opposte viene sperimentata mediante molti argomenti, primo tra tutti le proporzioni, che aprono la strada al calcolo percentuale e diventano strumento per l’indagine scientifica nella descrizione dei fenomeni fisici.

La Matematica commerciale, con il calcolo degli interessi, oltre a riallacciarsi alla Storia del Rinascimento (con le scoperte geografiche, i commerci e le prime banche), permette di introdurre il concetto di debito e i numeri relativi, vero e proprio ingresso nel campo del calcolo astratto (senza una percezione sensoria corrispondente) a cui si arriva, comunque, mediante conoscenze concrete – come l’altitudine e la profondità, la temperatura e così via. Successivamente ai numeri relativi e il calcolo dell’interesse si introducono i primi elementi di calcolo algebrico e di espressioni algebriche.

Geometria

Si approfondisce il tema delle aree (e relative equivalenze) e delle superfici, già affrontato in sesta classe grazie all’introduzione delle potenze. In ogni caso, in settima classe l’argomento riveste un’importanza fondamentale, per due motivi: da una parte ha un ruolo di strumento pedagogico per esercitare il pensiero, mediante la figura dello gnomone (rettangolo della conoscenza) e le relative dimostrazioni, dall’altra quello di strumento didattico per addentrarsi nelle applicazioni del Teorema di Pitagora. Quest’ultimo viene affrontato gradualmente, fornendo e studiando insieme ai ragazzi un certo numero di dimostrazioni, che nel loro insieme costituiscono un percorso per il pensiero, che partendo dal concreto giunge all’astrazione (usando la dimostrazione algebrica di Hilbert): ci si familiarizza così con i primi processi deduttivi. 

Disegno di forme

Nel Disegno geometrico si realizza la costruzione dei poligoni regolari con gli strumenti tecnici.

Nel Disegno artistico si studia la prospettiva, riallacciandosi anche in questo caso alla storia Rinascimentale: da realizzazioni artistiche, con i gessetti colorati o carboncino – che permettono di adoperare regole intuitive ricavate a partire dall’osservazione della realtà -, si arriva a realizzare vere e proprie tavole di disegno tecnico con la prospettiva centrale, e si arriva fino alla riproduzione degli interni di architetture rinascimentali. 

Scienze naturali e sperimentali

Geografia

Viene rivolto lo sguardo su diversi aspetti della Geografia mondiale, e in particolare viene studiato il continente africano, riallacciandosi alla Storia delle grandi scoperte geografiche.

L’Africa viene presentata come un rispecchiamento dell’Europa, da diversi punti di vista: storico, per il ruolo avuto nell’Età delle colonizzazioni; climatico, per il quale essa completa la gamma delle fasce climatiche dei due emisferi; naturale, per la varietà e la complementarietà delle sue specie zoologiche e botaniche. Inoltre la sua forma, che si sviluppa simmetricamente rispetto alla linea equatoriale, permette di osservare la relazione tra clima, territorio e latitudine e di studiare nel dettaglio le caratteristiche delle zone desertiche, tropicali ed equatoriali. 

Lo studio dell’Africa fisica precede quello dell’Africa politica, attraverso il quale i ragazzi si cimentano nella realizzazione e nell’esposizione di una ricerca su uno Stato africano, che può comprendere approfondimenti liberi su aspetti etnici, artistici e politici, e anche la condivisione di un piatto tipico della cucina tradizionale. 

Fisica

La Fisica è improntata allo studio dei fenomeni della propagazione, da quella del calore (convezione, conduzione, irraggiamento), a quella del suono (velocità, eco, effetto Doppler) e della luce (riflessione, rifrazione). In Meccanica si studiano le leve, mettendo in pratica il calcolo delle proporzioni appreso in Matematica. 

Grazie allo studio delle grandi scoperte geografiche, e del problema della longitudine, l’argomento relativo al magnetismo terrestre e delle sostanze viene introdotto in modo avvincente: vengono riprodotti i fenomeni fondamentali dell’elettricità, dall’elettrostatica alla pila di Volta, che coinvolgono fortemente i ragazzi per il loro grande impatto emotivo, che ancora una volta suscitano stupore, meraviglia ed entusiasmo per il loro studio.

In nessun’altra materia della settima classe ci si addentra nella realtà dei fenomeni sperimentandone intensamente la natura polare e il raggiungimento di un equilibrio.

Chimica

Si osserva il ruolo delle polarità nel fenomeno della combustione, perfetta introduzione allo studio degli acidi e delle basi, da cui si giunge poi al ciclo del calcare. In questi tre argomenti ci si avvicina fortemente all’uomo e alla sua natura spirituale: il fuoco della combustione svela le sue caratteristiche di forza ordinatrice, oltre che distruttrice, e fornisce ai ragazzi la possibilità di sperimentare, nei fenomeni fisici osservati, le diverse sfumature emotive che loro stessi sperimentano; acidi e basi, analogamente, illustrano i diversi estremismi nell’anima umana non solo in ambito emotivo, ma anche morale, e si riallacciano alla mineralogia studiata in sesta classe. 

Alimentazione e Igiene

Come consiglia Rudolf Steiner, si presentano tematiche riguardanti la salute e l’alimentazione, perché questo è l’ultimo periodo in cui gli allievi possono guardare all’uomo in modo non egoistico e generale, non essendo ancora preoccupati solo di sè stessi, come avviene in piena pubertà.

Astronomia

Oltre a comprendere il ruolo di fondamentale importanza che il cielo stellato ha rivestito nel corso della Storia, dal Rinascimento all’Illuminismo, sia nell’ambito della Geografia che sull’evoluzione del pensiero scientifico moderno, lo studio del cielo rappresenta un’occasione unica per passare dall’osservazione pratica dei fenomeni al ragionamento deduttivo, in questo caso applicato al moto di rotazione terrestre. Con i ragazzi si comincia facendo scorgere i problemi pratici legati all’osservazione celeste e portandoli a concludere che sia necessario comprendere il fenomeno, poi si esercita e si rafforza il bisogno di stabilire un proprio punto di vista. 

Con la gita di Astronomia, la conoscenza delle costellazioni e il confronto con l’immensità e la solennità dell’universo i ragazzi vengono coinvolti molto profondamente sul piano emotivo, e si riequilibrano gli impulsi alla spavalderia, all’arroganza e alla mancanza di rispetto tipici dell’età.

Materie artistiche insegnate dal maestro di classe

Pittura e disegno

Ci si avvale della tecnica ad acquerello per velature per riprodurre ambienti o elementi naturali; si esercita il disegno dal vero anche con la tecnica del carboncino; si eseguono principalmente copie di sculture rinascimentali e barocche: ciò permette di fare sperimentare direttamente due diverse concezioni artistiche polari tra loro, una tesa ad armonizzare, l’altra a esasperare gli effetti di luce ed ombra.

Modellaggio

Si modellano le espressioni dinamiche di corpi in movimento: prima della nascita del corpo astrale le forme sono statiche, dopo la sua nascita le forme assumono dinamismo. 

All’inizio, si invitano i ragazzi a posare, mimando una lotta, una danza, una persona che tira un pugno, che spinge un macigno, due persone “che fanno a tira e molla”, o una persona che tira un mulo recalcitrante, in modo che ognuno osservi le forme che risultano; poi si lavora per plasmare figure che abbiano la postura e la gestualità adeguate ad esprimere le forze che spingono dall’interno e dall’esterno. L’intento è di risvegliare nei ragazzi l’attenzione alla tridimensionalità. 

Si modellano anche i solidi platonici più semplici.

Musica

Da un lato, i ragazzi iniziano a sentire la pesantezza negli arti: l’adeguamento dei muscoli all’osso li porta ad affrontare con efficacia la Fisica, e la Chimica; dall’altro, il loro ricco mondo interiore, coi suoi tumulti, li tocca e li sconcerta, li mette in tensione e in agitazione e fare scherzi, andare a tentoni in una dimensione sconosciuta. La musica costituisce un mezzo potente e prezioso per dare forma al loro sentire. 

Si iniziano a raccontare le biografie di alcuni musicisti, partendo dal Rinascimento, dalla figura di Monteverdi, che rappresenta con meravigliosa maestria i sentimenti di amore e morte e le loro azioni. 

L’elemento ritmico si emancipa sempre più da quello melodico-armonico. I ragazzi iniziano a cambiare la voce e così vengono scelti canti adatti che hanno un maggior numero di voci: esse si differenziano sempre più in soprano, mezzo soprano, contralto, tenore, baritono e basso.

Vengono proposti e studiati i canti rinascimentali che, ricchi di sfumature e dissonanze, sono perfetti per rappresentare i ragazzi stessi e la loro interiorità. I canti dell’Africa, legati ai ritmi di lavoro degli schiavi, vengono invece esercitati perché portano loro incontro un elemento di forza, potenza e riscatto, e per approfondire le conoscenze e le esperienze culturali che vengono fatte in Geografia e Storia.

Le esercitazioni ritmiche hanno come argomenti la sincope e i tempi composti e irregolari; i canti sono tratti da varie culture, da quella africana in particolare; vengono sperimentati i canti polifonici rinascimentali, di W. A. Mozart e di altri compositori classici, anche con l’esecuzione strumentale. Parallelamente, si segue la Storia della musica. Continua e si affina l’attività di Orchestra.

Lingue straniere comunitarie

Il lavoro nelle classi settima e ottava è un proseguimento di quello iniziato in sesta classe.

Sono due anni nei quali viene data molta importanza ad aspetti culturali, geografici, storici e di attualità. Attraverso la lettura e lo studio della letteratura, e anche con individuali progetti di lavoro viene insegnato ed esercitato, con l’obiettivo di aumentarne il livello di comprensione, un linguaggio sempre più articolato e complesso. Altrettanta importanza viene data all’esercitazione di dialoghi e alla familiarizzazione con le espressioni della lingua comunemente parlata. 

In queste classi viene favorito un contatto diretto col paese estero (mediante scambi epistolari, e, se possibile, con un viaggio di studio). Gli allievi imparano a fare uso del dizionario e vengono posti in condizione di saper tradurre testi semplici. Viene intensificato il lavoro teorico di grammatica, in modo che, alla fine della ottava classe, possano riconoscere e usare correttamente e consapevolmente: i verbi sostantivati, le coniugazioni, i quattro casi della declinazione (in tedesco), le frasi subordinate, le forme di comparazione di avverbi e aggettivi.

Infine, si esercita la composizione scritta in modo che l’allievo, alla fine dell’ottava classe, sia in grado di scrivere un breve tema su un argomento alla portata della sua comprensione e di semplice esposizione.

Lingue Antiche

Il corso di studi prosegue come in sesta classe. Ci si sofferma su brevi brani tratti dai testi di Omero, senza però addentrarsi nelle specificità formali.

Euritmia

L’elemento animico dei ragazzi ha urgenza di manifestarsi: ogni parte della corporeità si assume il compito di dare forma a queste correnti interiori. Anche ciascun gesto del linguaggio musicale o poetico ridà visivamente il carattere e l’espressività del suono: i movimenti risultano diversificati, come risultato della ricerca di innumerevoli varianti delle forme fondamentali. I ragazzi vengono guidati ad esprimere col movimento le sfumature e i cambiamenti di stato d’animo, dominare le manifestazioni della vita di sentimento dando forma a gesti, posizioni dei piedi, atteggiamenti del capo. E’ importante che colgano il carattere di un brano musicale o poetico e lo rendano visibile in forma artistica. Dopo ogni manifestazione di gioia essi devono però venire ricondotti ad una disposizione all’ascolto: siccome si trovano nella condizione di doversi liberare dall’energia, ogni piccolezza li rende isterici, cominciano a ridere in modo irrefrenabile e possono fare una tale confusione da mettere a repentaglio tutta la lezione, quindi diventa fondamentale stabilire delle regole, alle quali l’insegnante per primo deve sapersi attenere in ogni circostanza e senza deroghe: quando sono più strette del necessario gli allievi provano soddisfazione nel trasgredirle e, se l’insegnante è una persona capace di umorismo, il loro affetto nei suoi confronti aumenta. Gli allievi si accorgono che il lavoro di tutti dipende dalla presenza attiva di ognuno, patiscono l’assenza di qualcuno, si rendono conto di essere necessari uno all’altro: perciò si correggono a vicenda, a volte in maniera obiettiva, altre volte in modo implacabile, benevolo o conveniente. Il compito dell’insegnante, in questi momenti, è di preservare gli uni e gli altri dalla critica feroce, attraverso un’osservazione accurata ma imparziale, direttamente o tramite l’assegnazione di questo delicato compito a uno di loro.

Quando vengono utilizzate le qualità positive, gli allievi di settima classe si congiungono energicamente con il loro agire e fanno esperienza di una soddisfazione animica; se ciò non avviene, essi hanno la sensazione di non aver placato la “fame interiore” e cercano la sazietà nel mondo degli adulti: perché tutto ciò che per loro è inaccessibile ai loro occhi diventa interessante, ciò che è equivoco viene provato di nascosto. Questa brama non si fa strada se si sa creare un appagamento interiore tramite l’attività dell’Euritmia.

I ragazzi acquistano energia con la ripetizione, nei ritmi serrati, nella regolarità e nei tempi cadenzati; preferiscono fare gesti da fermi; colgono le particolarità geometriche e si muovono volentieri in forme strutturate. Le ragazze si immergono più volentieri nel suono melodico e nei ritmi differenziati e mentre si muovono sono capaci di fare gesti con grazia.

Si propongono esercizi di concentrazione, perchè gli allievi sono capaci di fare molte cose, ma appaiono anche impreviste goffaggini; in questi casi aiutano i “contro-esercizi”: cambi di battuta, controritmi, veloce contro lento; gesti delle mani opposti a quelli dei piedi, e movimenti autonomi del capo, soprattutto in contrasto con i piedi, aiutano a concentrarsi su sé stessi e a nient’altro che non sia coscienza spaziale.

Sono di particolare utilità anche esercizi ‘pedagogici’ quali “Ich und du streiten heftig miteinander (Tu e io lottiamo con veemenza l’uno contro l’altro)” e “Strebe nach Frieden (Tendi alla pace)”; i gesti I  E  U (coscienza dionisiaca) che accompagnano classicamente questi esercizi vengono variati, facendoli ad esempio dietro la schiena ( lo spazio del cuore resta aperto al confronto), oppure venire prolungati con l’utilizzo delle aste.

Con l’esercizio delle forme geometriche viene consolidata l’esperienza di essere un Io – nello spazio che mi circonda”: i ragazzi si percepiscono come individui in una connessione estesa, che può subire trasformazioni; l’attività che si svolge intorno crea il proprio centro. Ognuno, dunque, diventa parte di una connessione estesa; sperimenta in sé stesso le strutture da cui si sente circondato; infine diventa cosciente che nel mondo c’è qualcosa che si svolge come nella sua interiorità: è in questo modo che le forme geometriche aiutano a dare struttura al caos interiore dell’alunno. Da piccole geometrie fisse si passa gradualmente a modificazioni spaziali delle stesse forme tramite cambiamenti repentini. 

Si riprendono o si completano gli esercizi imparati in sesta classe, introducendo come nuovo compito quello di creare delle forme individuali originali, o addirittura dei nuovi esercizi: in questo modo si stimola la fantasia al movimento e si possono porre le basi per l’apprendimento e la formulazione dei cosiddetti “gesti dell’anima”. Tali forme devono seguire regole logiche e conseguenti, ma le soluzioni non possono mai essere ovvie, perché il gesto è tridimensionale mentre la forma sta nel piano bidimensionale.

In Euritmia della Parola si aggiungono “gesti dell’anima”, posizioni dei piedi, atteggiamenti del capo: tutte espressioni dei sentimenti. I contenuti si attengono a drammatica della natura a cui l’essere umano tiene testa, brani umoristici o di carattere. Talvolta si affidano compiti individuali: l’allievo prova a interpretare una poesia da lui scelta secondo le sue capacità. Il gruppo viene sempre disposto secondo un ordine geometrico (file, angoli, poligoni); le forme sono ‘dionisiache’ e vengono eseguite in modo simmetrico o parallelo, anche in alternanza; gli allievi imparano a sostenere un punto di arrivo finale diverso dal punto di partenza iniziale.

Si eseguono i gesti dell’alfabeto in coppia, in modo simmetrico o asimmetrico, variando le dimensioni del gesto e la velocità di esecuzione: così si educa e si forma la presenza di spirito nel plasmare spazialmente e temporalmente il gesto. I “gesti dell’anima”, con la loro caratteristica di staticità, inducono a sentirsi inseriti in un “ruolo”, a interpretare un “personaggio” animico, e quindi i ragazzi esercitano a mantenere a lungo un atteggiamento e una partecipazione interiore. Tutto il lavoro tende a far sviluppare una sensibilità per il contenuto del discorso.

Infine, poiché gesto e movimento spaziale devono coincidere, essere eseguiti contemporaneamente, si persegue uno strenuo esercizio di ripetizione: all’inizio gli alunni sperimentano l’incapacità di coordinare tra loro elementi che avevano imparato separatamente, ma col tempo e l’impegno il caos viene dominato e il tutto acquista un nuovo ordine, ad un livello di consapevolezza maggiore.

In Euritmia musicale si introducono i gesti per i modi Maggiore e Minore (non degli accordi), e si completano i gesti per gli intervalli: sono adatti canti popolari (con la loro sonorità modale aiutano a sperimentare differenti stati d’animo), brani a due voci dal Barocco e dalla musica classica (rondò e temi con variazione).

Le forme vengono tracciate a partire dalla suddivisione del brano in motivi melodici; la direzione verso cui si sviluppano si attiene a maggiore e minore; il ritmo contribuisce a modificare le linee dei movimenti in onde, archi, asole, punte…

Con lo studio del modo Minore, che riecheggia i moti più interiori dell’animo umano, si accompagna e si aiuta il ragazzo a dare struttura a questo passaggio evolutivo. Maggiore e Minore sostituiscono i gesti per espansione e concentrazione: con il Maggiore si tende a esprimere l’interiorità verso l’esterno, con il Minore si esprime l’esterno che si sente entrare nell’anima. Anche i gesti degli intervalli sono scelti per caratterizzare il motivo musicale, non vengono eseguiti nel momento esatto in cui l’intervallo risuona. Obiettivo finale è che i gesti risultino “cantare”, creando una “risonanza visibile” nello spazio: per sostenere questa ricerca gli allievi indossano tuniche di seta o tengono in mano dei semplici teli fluttuanti per rendere visibile l’effetto del gesto.

Lavoro manuale

L’interiorità di un allievo in settima classe è completamente sotto sopra, l’indolenza e l’entusiasmo oscillano in lui per tutto il giorno. Sentimenti contrastanti gli impediscono di essere obiettivo, e non avendo ancora le forze per governare questi moti interiori si barcamena goffamente, anche se con una forte volontà di trovarsi e di affermarsi. I suoi moti interiori influenzano tutte le dinamiche sociali, simpatia e antipatia causano lo scioglimento e il riformarsi di gruppi esclusivi e amicizie; anche il rapporto con il maestro cambia: egli sente la necessità di adottare un nuovo linguaggio per entrare in comunicazione con la classe. L’attività del rammendo è benefica per sanare determinate situazioni che emergono spesso nella socialità.

I ragazzi sono aumentati di peso e dimensioni, e le modificazioni in termini di taglia porta la loro attenzione al fisico: per questo si indirizza la loro consapevolezza alla forma del corpo. Durante le lezioni si propone alla classe la creazione di un paio di pantaloni; inoltre, con lo studio della Fisica e l’introduzione dei primi elementi di Meccanica, quando nel loro fisico lo scheletro si sta strutturando e le ossa si allungano, si propone loro con efficacia la macchina da cucire a pedale. Per usarla in maniera appropriata ai ragazzi ne vengono fatte comprendere e studiare la struttura e la funzione; il suo utilizzo offre l’opportunità di esercitare la coordinazione tra ritmo del piede (volontà) abilità manuale (sentire) e attenzione (pensiero). Dopo avere appreso l’uso della macchina a pedale si affronta di quella elettrica.

Vengono introdotte verifiche scritte, per alzare la qualità del lavoro e dell’ascolto: i ragazzi stessi danno molta importanza al cimento per dimostrare le loro qualità, ad essere messi alla prova, a misurarsi con sé stessi e con gli altri, e spendono le loro capacità per fare del loro meglio.

Falegnameria

Vengono costruiti oggetti di una certa complessità e di dimensioni notevolmente più grandi rispetto all’anno precedente, con due modalità di esecuzione: una è la costruzione di oggetti o attrezzi, che più ragazzi realizzano assieme, dove è necessario un assemblaggio finale, portando l’attenzione alla funzionalità; l’altra è più individuale, e di carattere scultoreo, dove ogni ragazzo si cimenta nella scelta della grandezza e della forma da dare, curando molto il gesto nell’utilizzo degli attrezzi da taglio.

Attività motorie e sportive

I ragazzi si trovano in una situazione di disarmonia fisica in quanto l’accrescimento muscolare non avviene contemporaneamente all’allungamento delle ossa: ciò comporta percezioni di tensione muscolare che crea ulteriori squilibri. Occorre quindi alleviare questa situazione di scompenso intervenendo ancora sulla percezione di peso e leggerezza, e sulle esperienze di centro e periferia. 

Il lavoro persegue una continua rivisitazione dell’equilibrio, sia statico che dinamico; attraverso esercizi appropriati, anche di Ginnastica Bothmer, viene sviluppata la percezione della propria dimensione corporea in continuo mutamento e affinate le capacità di coordinazione. Si praticano esercizi, per imparare a muoversi nello spazio in una situazione di equilibri fisici e animici in continuo sviluppo e mutamento, ma al contempo per sperimentare la gioia per il movimento. Si impara ad usare nuove attrezzature in modo appropriato. Si guida l’attività in modo che sia mantenuto e interiorizzato il rispetto per il lavoro e lo spazio dei compagni; si verifica spesso se ci sono stati progressivi miglioramenti nelle capacità di collaborare, di accettare il contributo degli altri, di rispettare le regole: si insiste molto sull’importanza di questo aspetto della formazione, perché pone le basi per lo sviluppo della sicurezza di sé, nel rispetto dell’altro.

Alcuni esercizi vengono praticati per l’apprendimento dei fondamentali di alcuni sport. Proseguono gli esercizi di giocoleria.